3.2 Il participio: uso verbale e ablativo assoluto

3.2 Il participio: uso verbale e ablativo assoluto

Participio congiunto o appositivo

In quanto forma verbale, il participio serve anche a rendere vari tipi di frasi subordinate: temporali, causali, concessive, condizionali e finali. In questi casi si parla di participio congiunto o appositivo: il participio si collega cioè come apposizione a un nome o pronome contenuto nella proposizione reggente (eventualmente sottinteso). Vediamo qualche esempio dei valori che può assumere il participio congiunto:

  1. Temporale: haec mecum disputans fores Milonis accedo, “riflettendo tra me e me su queste cose, arrivo alla porta di Milone” (= “mentre riflettevo”)
  2. Causale: Petelini, ab Hannibale obsessi, legatos ad senatum miserunt, “I cittadini di Petelia, essendo stati assediati da Annibale, mandarono ambasciatori al senato” (= “poiché erano stati assediati”)
  3. Concessivo: omnibus non bene consultis plaudebant, “approvavano ogni cosa, per quanto non fosse stata ben esaminata”
  4. Condizionale: nobis timentibus ignoscite, “perdonateci se abbiamo paura”
  5. Finale: senatus legatos misit pacem petituros, “il senato inviò ambasciatori perché chiedessero la pace”

Dagli esempi proposti si vede come sia possibile tradurre il participio congiunto con un gerundio (presente o passato e attivo o passivo, a seconda del tempo del participio latino) quando esso si trova al nominativo (frasi 1 e 2); negli altri casi, sarà necessario usare una proposizione subordinata esplicita (a meno che non si specifichi il soggetto del gerundio: ad es. “perdonateci, avendo noi paura”). Il gerundio, in ogni caso, è spesso soltanto una traduzione intermedia, utile per comprendere il testo latino ma non molto gradevole in italiano; spesso quindi sarà bene, in un secondo tempo, risolvere il gerundio in una subordinata esplicita.

Il participio negativo

Per tradurre in italiano un participio negativo, spesso è utile la preposizione “senza”. Ad es.

  • nihil feci non diu consideratum: “non ho (mai) fatto nulla senza averlo considerato a lungo” (oppure “che non fosse stato considerato a lungo”)
  • nihil dissimulans ad te rescribo: “ti scrivo senza nasconderti nulla”

L’ablativo assoluto

In latino si trova molto spesso il participio presente o perfetto in funzione attributiva, cioè concordato a un nome, nel caso ablativo. In questo caso si parla di ablativo assoluto, cioè “sciolto” (absolutus è appunto part. perf. di absolvo, “sciogliere”), slegato dal resto della frase. Questo vuol dire che la frase in ablativo assoluto non contiene alcun elemento (ad es. un pronome, o lo stesso nome in ablativo) riferibile alla frase che lo regge, e la frase reggente a sua volta non contiene alcun elemento riferibile alla frase in ablativo assoluto.

Tradurre l’ablativo assoluto

Questa costruzione può essere facilmente tradotta in italiano con un gerundio presente attivo o passato passivo (rispettivamente, se il participio è presente o perfetto) che abbia per soggetto il nome in ablativo. Ad es.:

  • interfecta multitudine suorum, Pharnaces profugit: “essendo stata uccisa una gran quantità dei suoi (soldati), Farnace fuggì”
  • veniente Plutone, Hercules avertit oculos: “arrivando Plutone, Ercole distolse lo sguardo”
  • defendente nullo, oppidum capere difficile erat: “pur non difendendola nessuno, era difficile conquistare la città”
  • nostri urbe reliqua capta arcem tamen retinuerunt: “i nostri, pur essendo stato conquistato il resto della città, mantennero la rocca”
  • nobis vigilantibus, liberi erimus: “vigilando noi, saremo liberi”
  • saxa silicea aceto sparso dissiliunt: “essendo stato versato l’aceto, le pietre di selce si sbriciolano”

E’ chiaro che traduzioni al gerundio come queste sono estremamente ineleganti in italiano, anche se non scorrette. Nella maggior parte dei casi, il gerundio potrà essere sostituito da frasi subordinate esplicite di vario tipo:

  • temporale:
    veniente Plutone, Hercules avertit oculos: “arrivando Plutone, Ercole distolse lo sguardo” -> “mentre Plutone stava arrivando (o “arrivava”), Ercole distolse lo sguardo”
    interfecta multitudine suorum, Pharnaces profugit: “essendo stata uccisa una gran quantità dei suoi (soldati), Farnace fuggì” -> “dopo che una gran quantità dei suoi (soldati) era stata uccisa, Farnace fuggì”
  • causale:
    veniente Plutone, Hercules avertit oculos: “arrivando Plutone, Ercole distolse lo sguardo” -> “dato che Plutone stava arrivando (o “arrivava”), Ercole distolse lo sguardo”
    interfecta multitudine suorum, Pharnaces profugit: “essendo stata uccisa una gran quantità dei suoi (soldati), Farnace fuggì”-> “dato che una gran quantità dei suoi soldati era stata uccisa, Farnace fuggì”
  • concessiva:
    defendente nullo, oppidum capere difficile erat: “pur non difendendola nessuno, era difficile conquistare la città” -> “anche se nessuno la difendeva, era difficile conquistare la città”
    nostri urbe reliqua capta arcem tamen retinuerunt: “i nostri, pur essendo stato conquistato il resto della città, mantennero la rocca” -> “i nostri, sebbene il resto della città fosse stato conquistato, mantennero la rocca” (o “anche se era stato conquistato”
  • condizionale:
    nobis vigilantibus, liberi erimus: “vigilando noi, saremo liberi” -> “se vigileremo, saremo liberi”
    saxa silicea aceto sparso dissiliunt: “essendo stato versato l’aceto, le pietre di selce si sbriciolano” -> “se viene versato l’aceto (sopra di esse), le pietre di selce si sbriciolano” (più letteralmente, “se è stato versato l’aceto”; ma l’italiano è più libero del latino nel trattare le relazioni temporali, e specialmente l’anteriorità)

Come si vede, spesso non è facile distinguere se sia più adatta una frase temporale, causale o condizionale (le frasi concessive, di solito, sono più facili da riconoscere): sarà il contesto quindi a guidare la scelta. In qualche caso si può anche scegliere di tradurre l’ablativo assoluto con un complemento; ad esempio:

  • di tempo:
    veniente Plutone, Hercules avertit oculos: “arrivando Plutone, Ercole distolse lo sguardo” -> “con l’arrivo di Plutone, Ercole distolse lo sguardo”
    interfecta multitudine suorum, Pharnaces profugit: “essendo stata uccisa una gran quantità dei suoi (soldati), Farnace fuggì”-> “dopo l’uccisione di una gran quantità dei suoi soldati, Farnace fuggì”
  • di causa:
    veniente Plutone, Hercules avertit oculos: “arrivando Plutone, Ercole distolse lo sguardo” -> “a causa dell’arrivo di Plutone, Ercole distolse lo sguardo”
    interfecta multitudine suorum, Pharnaces profugit: “essendo stata uccisa una gran quantità dei suoi (soldati), Farnace fuggì”-> “a causa dell’uccisione di una gran quantità dei suoi soldati, Farnace fuggì”
  • concessivo:
    nostri urbe reliqua capta arcem tamen retinuerunt: “i nostri, pur essendo stato conquistato il resto della città, mantennero la rocca” -> “i nostri, nonostante la conquista del resto della città, mantennero la rocca”

Infine, è spesso possibile anche usare delle semplici frasi coordinate; ad esempio:

  • veniente Plutone, Hercules avertit oculos: “arrivando Plutone, Ercole distolse lo sguardo” -> “Plutone arrivava, ed Ercole distolse lo sguardo”
  • interfecta multitudine suorum, Pharnaces profugit: “essendo stata uccisa una gran quantità dei suoi (soldati), Farnace fuggì” -> “una gran quantità dei suoi (soldati) fu uccisa, e Farnace fuggì”
  • defendente nullo, oppidum capere difficile erat: “pur non difendendola nessuno, era difficile conquistare la città” -> “nessuno la difendeva, ma era difficile conquistare la città”
  • nostri urbe reliqua capta arcem tamen retinuerunt: “i nostri, pur essendo stato conquistato il resto della città, mantennero la rocca” -> “il resto della città era stato conquistato, ma i nostri mantennero la rocca”
  • nobis vigilantibus, liberi erimus: “vigilando noi, saremo liberi” -> “vigileremo, e saremo liberi”
  • saxa silicea aceto sparso dissiliunt: “essendo stato versato l’aceto, le pietre di selce si sbriciolano” -> “si è versato l’aceto (sopra di esse), e le pietre di selce si sbriciolano”

Qualunque sia la traduzione scelta, è importante non stravolgere la relazione tra i tempi: come si è visto nella lezione precedente, il participio presente indica contemporaneità rispetto al tempo della frase reggente, mentre il participio perfetto indica anteriorità.

Forme particolari di ablativo assoluto

In alcuni casi l’ablativo assoluto può essere privo del verbo, o meglio ha il verbo sum (che non ha i participi) sottinteso. Ad esempio:

  • consule Pompeio: “(essendo) console Pompeo”, “sotto il consolato di Pompeo”
  • dis invitis o dis adversis: “(essendo) contrari gli dei”, “contro il volere degli dei”
  • natura duce: “(essendo) guida la natura”, “sotto la guida della natura”

In altri casi l’ablativo assoluto può essere privo del soggetto. Ad esempio:

  • auspicato: “dopo aver preso gli auspici”
  • augurato: “dopo aver preso gli auguri”
  • litato: “dopo aver compiuto i sacrifici”
  • cognito, audito: “dopo aver saputo, sentito”